Riconoscimento Unesco per la Lombardia delle acque

La ‘Settimana nazionale della Bonifica e irrigazione’, presentata oggi, lunedì 13 Settembre, in Regione alla degli assessori regionali all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, al Territorio e Protezione civile, e all’Ambiente e Clima, rappresenta l’occasione migliore per far conoscere l’attività che i Consorzi di bonifica svolgono per la difesa, la salvaguardia del territorio; il sistema di irrigazione costituisce un forte impegno, a maggior ragione in stagioni caratterizzate, non solo in Italia, da esondazioni, incendi e siccità.

Il tema della ‘Settimana’ di quest’anno è legato al turismo e alle vie d’acqua per promuovere gli aspetti della sostenibilità ambientale e della promozione dei territori in termini della fruibilità e in particolare nel legame con la bonifica in tutte le sue funzioni.

Oltre alla consueta, secolare attività, i Consorzi di bonifica svolgono infatti rilevanti azioni a favore della valorizzazione dell’ambiente e del territorio in cui operano, dove la presenza dell’acqua costituisce l’indispensabile filo conduttore per conoscere paesaggi, architetture e monumenti storici, ambienti, culture, e la varietà e la qualità dei prodotti alimentari ottenuti principalmente dall’utilizzo sapiente dell’acqua.

Diventa perciò sempre più urgente per la Lombardia avere ampie rassicurazioni in merito alla prospettiva di iscrivere il patrimonio della Lombardia delle acque nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

“Anbi (Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue) è interlocutore affidabile su una materia delicata e complessa come è l’acqua – ha ricordato oggi l’assessore all’Agricoltura -. I nostri interventi economici sono strategici per la sicurezza del territorio. La ‘Settimana della bonifica’ è ricca di eventi e svolge un ruolo importante: rendere consapevoli i cittadini dell’importanza della risorsa acqua, fondamentale per garantire il cibo. La qualità delle Dop è strettamente legata alla qualità dell’acqua’. ‘La gestione dell’acqua in Lombardia è storia di comunità, di popolo – ha aggiunto l’assessore – che merita un riconoscimento culturale. Con l’assessore all’Autonomia e Culture abbiamo scritto nei giorni scorsi al ministro competente per togliere dalle secche la richiesta di riconoscimento all’Unesco della ‘Lombardia delle acque’.

Per mantenere efficiente la nostra rete, inoltre, dobbiamo continuare le attività avviate in tema di rigenerazione territoriale, il recupero delle ex cave per la gestione di bacini idrici. Infine, il tema dell’innovazione nei sistemi di irrigazione, alla luce del prossimo Psr: l’Europa lo chiede non perchè i metodi tradizionali non siano efficaci, ma per essere ancora più efficienti. E i consorzi di bonifica rappresentano queste sfide”.

L’assessore al Territorio e Protezione civile ha sottolineato la “grande collaborazione consolidata con Unbi, che poggia su esperienza passate nell’attuare opere importanti contro il rischio idrogeologico e per la difesa del suolo. Con lo svuotamento del ruolo delle province questi enti intermedi hanno funzioni sempre più importanti. I Consorzi hanno dimostrato la loro professionalità nello spendere fondi per la sicurezza di chi vive i territori. La nostra collaborazione sta funzionando bene. Auspichiamo che ci siano ulteriori importanti fondi affinché questa esperienza possa essere confermata anche dal bilancio 2022”.

“I consorzi di bonifica sono un bene prezioso per la Lombardia – ha ricordato, infine, l’assessore all’Ambiente e Clima -, che arrivano dalla storia e che ci hanno insegnato a usare l’acqua come un bene prezioso. Svolgeranno un ruolo centrale in un’epoca di cambiamenti climatici e nella transizione ecologica.

In primo luogo, in tempi di cambiamenti climatici la quantità di acqua disponibile calerà e sarà peggio distribuita. Gestire in modo ottimale i flussi di questo bene diventa quindi cruciale. In secondo luogo, abbiamo visto come le sponde dei canali possono prestarsi a diverse forme di mobilità sostenibile, per l’utilizzo delle biciclette. Inoltre, i consorzi di bonifica possono avere un ruolo centrale nella transizione verso fonti energetiche rinnovabili mediante l’uso dell’acqua e degli argini dei canali, che si prestano ad accogliere impianti idroelettrici e fotovoltaici. Tre esempi concreti che ci permettono di guardare a questa risorsa preziosa, non solo nella funzione storica di bonifica delle aree paludose e di risanamento del territorio, ma anche per il risvolto che possono avere oggi di difesa dell’ambiente e di realizzazione della transizione ecologica di cui il nostro Paese ha tanto bisogno”.

“La storia della nostra regione è senza dubbio anche una storia dell’acqua per l’importanza strategica che questo elemento ha giocato per le sorti della civiltà lombarda – ha evidenziato nel saluto inviato ai presenti l’assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, assente per un impegno istituzionale -.

Lo aveva ben compreso con grande lucidità il padre nobile della nostra grande regione, Carlo Cattaneo. È del tutto evidente che la valorizzazione di questo immenso patrimonio, unico e irripetibile, passi necessariamente per la candidatura all’Unesco della ‘Lombardia delle acque’.

Nel corso degli ultimi due anni, è stato istruito un dossier di candidatura, in seguito arricchito e completato in base alle indicazioni ricevute da tecnici e funzionari ministeriali. Si profila pertanto come una candidatura davvero solida e ben fondata: l’ingresso nella World Heritage List nazionale è, dunque, un traguardo a portata di mano. E continueremo a lavorare in questa direzione, di concerto con gli assessori qui presenti, affinché tale obiettivo possa essere conseguito nei prossimi mesi”.

“L’attenzione che Regione Lombardia ha avuto in questi anni è stata trainante per i consorzi di bonifica – ha detto Alessandro Folli, presidente Anbi lombardia -. La nostra mission, compiuta, è portare acqua dove non c’è e toglierla dove è in eccesso.

Regione Lombardia riconosce che i consorzi sono bracci operativi per gestione del territorio e ha messo a disposizione notevoli risorse per la messa in sicurezza del territorio e mantenere in efficienza il reticolo idrico per garantire le produzioni agricole. L’acqua deve avere grande attenzione: se manca l’integrità del nostro territorio è a rischio”.

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